Recensione Polar Vantage V.

Durata della batteria

  • Batteria a lunga durata
  • Non fornisce un’indicazione abbastanza chiara della vita rimanente

Polar Vantage V vanta una durata della batteria ultra-lunga con fino a 40 ore di allenamento continuo utilizzando la frequenza cardiaca ottica e il rilevamento GPS.

Nei nostri test in un periodo di 6 giorni abbiamo ottenuto 6 ore di funzionamento e uso generale, con la frequenza cardiaca continua attivata ma le notifiche dello smartphone disattivate.

Un altro piccolo capriccio di Vantage V è che devi premere e tenere premuto il pulsante della luce per vedere lo stato della batteria. Preferiremmo molto che fosse solo sulla schermata principale e anche un grafico della batteria senza una percentuale, quindi non ti resta che indovinare quanto succo è rimasto.

Verdetto

Di gran lunga l’orologio più bello e più efficace di Polar fino ad oggi, se sei serio sul tuo sport e stai esplorando in profondità i tuoi dati alla ricerca di prestazioni migliori, il Polar Vantage V ha una quantità enorme da offrire.

Ci sono alcune caratteristiche veramente impressionanti che non riesci a trovare altrove, e questo è un dispositivo Polar che ci fa un passo avanti per avere un allenatore al polso.

È disponibile una serie di funzioni che ti fornirà un’immagine quasi completa, non solo delle sessioni di allenamento, ma di tutto ciò che influisce su come ti alleni ed esegui, come la gestione del carico di allenamento, il recupero e il sonno. Se ti preoccupi dei guadagni marginali questo sarà estremamente utile.

Per i corridori la capacità di tenere traccia della potenza – un nuovo modo di guidare e valutare l’efficacia dell’allenamento e di migliorare le tue gare – è un grosso problema, in particolare perché è fatto senza bisogno di un foot pod.

Tuttavia, un cinturino meno che perfetto, un’interfaccia poco intuitiva e alcune stranezze di stimolazione GPS significano che Polar Vantage V non è esattamente l’orologio multi-sport completo. Non è lontano, ma c’è spazio per miglioramenti.

Prima recensione: gennaio 2019